mercoledì 27 agosto 2008

Un brillante futuro alle nostre spalle

Nel settore della scuola e della formazione ci aspetta un brillante futuro fatto di ritorni al passato. Dopo l’obbligo del grembiule, dopo il ritorno agli esami di riparazione (che hanno un altro nome), dopo la polemica con i professori e le scuole del sud, adesso ecco rispuntare il 7 in condotta. Ma la domanda è: possibile che non esiste un progetto globale sulla scuola e sulla formazione che sia innovativo, che accolga le suggestioni europee, ma gli interventi si riducano a singoli provvedimenti che non fanno altro che far ripiombare la scuola italiana in una fase pre-sessantotto? Del progetto sull’università ho già detto – e quello si che è un vero ritorno ad una condizione pre-moderna dell’Italia – ma di quello se ne stanno occupando i “veri” esperti, i tre/quattro che governano davvero questo paese: il premier, Tremonti, Letta, forse Brunetta. Alla Gelmini non rimane che prendere questi singoli provvedimenti, (oltre a stimolare qualche polemicuccia estiva che faccia piacere al suo patron leghista e a suo figlio ignorante e bocciato da un professore del sud (!!!), segno solo della sua incapacità di avere una visione globale del problema e di affrontarlo in termini di sistema (non è detto per forza con l’ennesima riforma). Certo, fa male e fa rabbia assistere ad una gestione così miope, limitata, le cui novità consistono in un sistematico ritorno al passato…