mercoledì 3 giugno 2009

Vendola...mon amour (ovvero "In onore di un leader del progressismo umanista")

Che dire di un politico raffinato e intelligente, che si esprime con questi termini e con questi pensieri....che forse ha sbagliato a sottoporsi alla "conta" ora. Con che autorevolezza governerà in Puglia, qualora non dovesse raggiungere e superare il 4%? Rischi del mestiere si dirà. Ma Vendola merita di più credo del rischio che corre...sentiamolo, a memoria, in alcuni stralci della conferenza stampa di ieri sera:
"La sinistra non può più vivere i simboli come feticci"; "si è consumato un grande disincanto tra l'elettorato di sinistra"; "il comunismo per me (...) ha significato violentare le mie timidezze, le mie paure, (...) fiutare l'odore della speranza"; "(...) cambio perchè nella mia storia non ci sono tutte le chiavi per leggere l'oggi"; "la cultura del cambiamento (prevede) guardare il creato, il mondo vivente; (ha comportato) la cultura della differenza di genere (che) ha scompaginato la grammatica dell'ipocrisia maschilista"; "Berlusconi ha vinto innanzitutto nella dimensione onirica"; "è tornata l'Italia che i poveri cristi li mette in croce"; "la destra aderisce come una panciera all'Italia di oggi"; "la retorica ha sostituito del tutto l'opzione dell'alternativa"; "bisogna avere un cuore antico e uno sguardo moderno". E ho detto tutto, diceva Totò...