Sono convinta che una disamina lucida della situazione non possa che generare quella amarezza sfiduciata che si legge nelle pagine di Celli, ma trovo gravissimo che a pronunciarla, senza indicare alternative e fare proposte concrete, sia un uomo che occupa quel ruolo. Non dirò mai ai miei figli (22 e 17 anni) che l'unica alternativa è andarsene dall'Italia. Andassero pure a fare esperienze formative all'estero, si globalizzassero quanto vogliono, ma poi mi facessero la cortesia di tornare, rimboccarsi le maniche e dare una mano alla nazione che - sforzi individuali a parte - ha investito sulla loro formazione. Se estendiamo il modello-Calabria a tutta l'Italia (andarsene, per tornare si e no per le vacanze ed esaltare le bellezze del posto) avremmo definitivamente deciso la morte di questa nazione. Bisogna analizzare, indignarsi e criticare, ma poi combattere per il cambiamento. Questo è dignitoso. Tutto il resto è puro intellettualismo chic.
venerdì 4 dicembre 2009
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